Angeli dei Sette Chakra |
 Gli Angeli dei Chakra si rivolgono ad animi in cammino verso un sempre maggiore e consapevole equilibrio personale.
Donarsi o donare un angelo dei Chakra è un gesto colmo di simboli e significati.
Visualizza tutti gli Angeli dei Sette Chakra>>> |
|
La nostra “sala d’attesa†è gravida di un silenzio che non si addice a delle persone che non sono lì ad aspettare un ipotetico Godot che non arriva mai. Il silenzio è grave proprio perché le nostre persone hanno qualcosa da dirsi, da attendere anche; qualcosa che farà loro scoprire una diversa geometria del luogo d’attesa.
Mi lascio sedurre da una delle mie perverse intuizioni. Sono Paride. Ho tra le mani un pomo su cui ho scritto “ AL PIÙ SINGLEâ€, lo getto senza indugio tra gli astanti e mi dispongo ad introdurre il tema della disputa.
Penso alla condizione del “singleâ€. Penso al nostro mondo, che ordisce l’inganno della falsa partecipazione. Penso all’ipocrisia eretta a sistema e all’istituto della relazione formale.
Qui, dove tutto è dominio incontrastato dell’apparire, l’amletico dilemma dell’essere o non essere, farebbe arrossire di vergogna coloro che ne tenterebbero l’allestimento scenico.
Paradossalmente, quella del “single†diviene una condizione di privilegio.
Certo.
Il privilegio consiste nel fatto che tale condizione è riconosciuta come autentica dalla gran parte delle persone che la vive (per scelta o per costrizione) e che, proprio perché tale, cioè non falsa non inautentica, grava maggiormente sull’essere umano, tristemente assuefatto a vivere l’ingannevole menzogna, come l’unica possibile norma.
E’ triste dover disporre di se stessi, orientandosi nel non senso di un ruolo neutrale, piuttosto che nel senso, spesso doloroso, di deporre finalmente la detestata maschera.
Il privilegio costa caro.
Il nostro, è un mondo molto attento alle diversità , alle forme privi-legiate (prive del controllo della legge). Il potere non disdegna di accordare privilegi, ma a patto che questi ruotino nella sua stessa sfera. Il “single†nella gran parte dei casi non ne fa parte, ergo non deve fruire di qualcosa che potrebbe ritorcersi contro lo stesso potere costituito. E’ un punto questo, sul quale anche la società più tollerante, non è disposta a concedere deroghe.
L’autenticità del “single†incontra l’inclemenza dell’esilio.
Il prezzo che pago è l’esclusione. Un meccanismo ben noto fin da tempi remoti. Ricordiamo en passant che la nostra è una religione dell’esilio. Naturalmente le fin troppo smaliziate democrazie occidentali non cadrebbero mai nella banalità di usare drastici mezzi di esclusione (anche le cosiddette istituzioni totali, quali il carcere e il manicomio vanno scomparendo). In fondo, certe intransigenze servirebbero solo a creare pericolose tensioni, laddove è auspicabile una limbica asetticità . I clubs, le discoteche, i periodici raduni di masse di giovani e non, svolgono lo stesso ruolo di emarginazione dei meccanismi di esclusione di un tempo e forniscono anche l’alibi della partecipazione.
Ma l’esilio, qualunque sia la forma in cui viene elargito, è inaccettabile, perché segnala il divieto di transito nel mondo. Ed io non sono disposto ad alienare coscientemente dal mondo la mia presenza. Voglio essere presente qui ed ora, in questo strano sito, straniero a me stesso e agli altri, ma, autenticamente smarrito, non più idiota illuminato.
Ebbene, noi “singles†impenitenti e testardi (perché mi sa che “singlesâ€qui lo siamo un po’ tutti, senza voler nulla togliere a quelli cui spetta de iure e de facto tale denominazione), parliamone, parliamo di questo e di altro, delle nostre paure e dei nostri rancori, delle perversioni e delle piccole gioie, che malgrado tutto riusciamo ancora a vivere. Parliamone, cercando di sentire più che di concettualizzare. Prendiamo atto della nostra frammentarietà , che è sacrosanta ed autentica, opponiamola alla consequenzialità logica dei discorsi vuoti e sciocchi che purtroppo spesso scopriamo sulle nostre stesse labbra, diciamocela tutta questa verità che è troppo vera per venir fuori in modo indolore, asettico e pacifico.
Siamo una volta tanto concretamente egoisti, se siamo convinti che non esiste altra soluzione che la complicità ; se siamo determinati a vivere la nostra diversità nella somiglianza che ci accomuna e che fa di noi un’autentica forza, se non decidiamo di autoesiliarci.
© G.dell'Isola - 2002 - Tutti i diritti riservati. È vietato utilizzare i testi senza autorizzazione.
|
|
Ti piace questo sito?
Invita anche un tuo amico a visitare il SurjaRing!
clicca qui |
|
Collabora con noi!
C'è un argomento che ti appassiona
e desideri condividerlo nel web?
Hai voglia di diventare uno dei nostri?
Collabora con noi!
C'è uno spazio gratuito che ti attende
all'interno del SurjaRing.
Clicca qui |
|
SurjaRing5.423 iscritti alle NewsLetter,
1.800 pagine pubblicate, visitate volte
19 utenti online |
|
In riferimento alla recente legge del 2015 entrata in vigore il 2 giugno sui cookie, avvertiamo i visitatori che questo sito non utilizza cookie per raccogliere dati degli utenti ma solo cookie tecnici, necessari al funzionamento del sito e per consentire agli utente di accedervi. |
|
|
|